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“Portare gente”

di Sandro Usai, CEO Ablativ

 

Vi ricordate chi pronunciava quelle parole di incitamento?

Ebbene questo slogan è sempre attuale anche se chi le brandiva oggi è fuori dai giochi.

 

 

 

Sono da oltre un decennio che sento parlare di “destag…………ne” (la abbrevio per evitare insulti) senza vedere risultati.

In un post dei primi gennaio, che vi invito a leggere qui https://bit.ly/49S4ctg, ho ricostruito i processi e le azioni fallimentari sin qui messe in atto dalle politiche regionali sarde nel tentativo, sempre annunciato, di allargare la stagione estiva favorendo i scarsi flussi turistici nel periodo invernale.

Attraverso i due schemi emerge con chiarezza il motivo del fallimento di tale politica che punta sugli aeroporti (Delibera 45-27) per migliorare i flussi turistici in bassa stagione senza valutare che le società di gestione al massimo trattano per avere più passeggeri.

I turisti sono altra cosa anche se in generale possono mischiarsi ai passeggeri. La differenza la percepiscono soprattutto le attività produttive di quel territorio.
È altresì chiaro quale processo virtuoso ci avrebbe potuto fornire risultati migliori che, per comodità, vi ripropongo sotto.

 

La Regione Calabria, con una procedura di bando per la “destag…………ne”, ha pensato bene di orientare le azioni puntando ai veri soggetti che posseggono la relazione con i turisti: le Agenzie di viaggio e Tour operator.

Giusto per fare un confronto, la Regione Sardegna ha erogato 20 milioni di euro di finanziamento per lo stesso scopo agli aeroporti! Naturalmente il risultato non sarà lo stesso.

Ma la mia domanda è come mai in Sardegna non abbiamo mai pensato di operare secondo logica?

Eppure la strategia a tenaglia messa in atto dalla Regione Calabria è chiara:
  • 125 milioni di euro riservati per gli aiuti ai vettori aerei che a differenza della Sardegna potrebbe anche funzionare visto che la Calabria ha tre aeroporti poco utilizzati;

  • 47 milioni di euro riservati per il bando di promozione della regione con una declinazione a favorire i movimenti turistici che utilizzano il mezzo aereo. Naturalmente ha partecipato Ryanair posizionandosi al primo posto. Sempre Ryanair ha appena chiuso un accordo con la Regione Calabria per favorire la mobilità dei residenti e dei turisti;

  • 1,5 milioni per favorire i flussi turistici in bassa stagione (“destag…………ne”)

Tutto secondo logica!
Ora diamo uno sguardo alle specifiche del bando Calabrese.

Sono previsti contributi per:

a) la realizzazione di pacchetti turistici integrati, effettuati in Calabria da gruppi di almeno venticinque persone provenienti da territori extra-regionali, che garantiscano l’arrivo presso la destinazione turistica designata e che prevedano soggiorni nella Regione non inferiori a sette pernottamenti.
b) la realizzazione di pacchetti turistici interregionali, effettuati da gruppi di almeno venticinque persone provenienti da territori extra-regionali, che prevedano almeno quattro pernottamenti consecutivi in Calabria (seppur con percentuale di contributo ridotta).

Sono esclusi dai contributi i pacchetti turistici che si realizzano nei mesi di luglio e agosto.

Ma la cosa più importante riguarda le voci di costo ammissibili di contributo per la realizzazione dei pacchetti:
a) Trasporto
i. voli charter;
ii. voli di linea;
iii. trasporto su gomma;
iv. trasporto ferroviario;
v. trasporto via mare;
vi. trasferimenti dagli scali aeroportuali, porti e stazioni ferroviarie calabresi alle destinazioni ricettive e viceversa, quando gli stessi trasporti siano strettamente correlati al trasporto aereo, ferroviario o via mare, e facciano parte integrante del pacchetto;
b) Comunicazione e pubblicità
Grazie alla disponibilità e competenza dell’amica Ilenia Cocco, che ha lavorato presso Enit UK con sede a Londra, occupandosi di incoming UK verso l’Italia, abbiamo esaminato la struttura del bando e i processi amministrativi per capire quanto fossero rispondenti ai modelli organizzativi degli operatori esteri.
Sempre secondo Ilenia per favorire la più ampia platea di partecipanti dall’estero è necessario prevedere:
  1. Supporto “pratico” a tutte quelle compagnie UE o extra UE che non hanno dimestichezza con la burocrazia italiana.

  2. Supporto per superare la gli aspetti linguistici limitati alla sola lingua italiana.

Questi motivi sono sempre stati i fattori più problematici che hanno impedito ai T.O. inglesi ed irlandesi di partecipare ai bandi italiani con grave perdita di opportunità per loro e per il territorio.

Lo schema predisposto dalla Regione Calabria è coerente con la logica presentata nel post citato in apertura. Se la Regione Sardegna adottasse questo schema si aprirebbero molte opportunità anche per il ricettivo e per i tre aeroporti che potrebbero lavorare in modo integrato con il territorio.

A questo punto non ci resta che attendere la nomina del nuovo assessore regionale al turismo per capire se è davvero interessato a esplorare soluzioni efficaci per aumentare i flussi turistici in bassa stagione. La Sardegna ha fiducia non sciupatela!

 

 

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